Gianluca
Ventitré anni, progetta siti web per clienti taccagni e si chiede come sarebbe andata la sua vita se avesse avuto una mamma e una famiglia. Forse non sarebbe diventato un fallito? Non ha ancora capito cosa significa "fallire"...
"Se prima della crisi le probabilità di rimediare uno stipendio decente si contavano sulle dita di una mano, adesso erano crollate a zero. Le aziende a cui avevo spedito il curriculum non mi avevano mai calcolato.
A nessuno interessava un ventitreenne con la maturità presa per opera e virtù dello Spirito Santo.
Tranne che a quelli della Pandora. O almeno così era sembrato.
Mi avevano contattato dopo essersi imbattuti nel mio profilo su LinkedIn: una bio essenziale, l'elenco dei lavori svolti e la mia faccia da procione zombie, con la barba di tre giorni, due occhiaie nere come le notti passate a sbattere la testa sul PC e un paio di lenti modello Clark Kent abbarbicate su un naso troppo schiacciato.
Una roba pietosa, però a sentire loro ero il candidato ideale per un importante progetto..."
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